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Il cortometraggio Mamo di Jan Ziewiecki (Polonia, 2024) vince la sesta edizione del Premio Ermanno Olmi destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi.

Il secondo posto spetta a We should all be futurists di Angela Norelli (Italia, 2023), e il terzo a Provocadora di Èlia Lorente Estopañan (Spagna, 2023).

La menzione speciale per l’opera più significativa che ha come tema “L’esercizio della pace”, un tema che Ermanno Olmi ha esplorato sotto diversi aspetti in tutta la sua produzione cinematografica, va a VOCE di Andrea La Puca (Italia, 2024).

Alle prime tre opere classificate – tra le oltre 100 pervenute da Spagna, Estonia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito, Polonia, China, Iran e Malesia, tra gli altri, a cui si aggiunge una consistente presenza italiana – viene rispettivamente riconosciuto un premio in denaro di 1.200€, 600€ e 400€, messi a disposizione dall’Associazione Bergamo Film Meeting Onlus, mentre alla menzione speciale viene riservato un premio in denaro del valore di 300€ offerto da FIC – Federazione Italiana Cineforum.

La giuria, composta da Chiara Cremaschi (sceneggiatrice e regista), Rossana Galimi (dottoranda di ricerca), Massimo Lastrucci (critico cinematografico e giornalista), Elisabetta Olmi (produttrice) e Stefano P. Testa (regista), assegna il primo premio a Mamo di Jan Ziewiecki, «Film che coniuga un rigoroso approccio documentaristico ad uno sguardo delicato, rispettoso ed empatico. Con profondità viene raccontata la relazione madre/figlia, attraverso tre generazioni che si incontrano sulla cura e la condivisione»; il secondo premio a We should all be futurists di Angela Norelli in cui «Il materiale antico, del cinema muto, viene usato per una storia deliziosamente attuale. Un corto divertente che rivela una notevole operazione di scelta di materiali: sceneggiatura, montaggio, colonna sonora e voci recitanti»; mentre il terzo premiato è Provocadora di Èlia Lorente Estopañan: «Il film affronta il passaggio dall’infanzia all’età adulta con una notevole consapevolezza del mezzo cinematografico. Una regia sorprendentemente matura, capace di mettere in scena un complesso spettro di emozioni con grande forza evocativa. Curiosità e turbamento, spensieratezza e inquietudine, ambiguità che si celano dietro alle rassicuranti apparenze».

La stessa giuria, con la seguente motivazione, attribuisce la menzione speciale sul tema “L’esercizio della pace” a VOCE di Andrea La Puca «Per la sua capacità di mettere in scena una risposta collettiva alla violenza di genere. Il corto si distingue per l’intensità espressiva della recitazione e per la potenza della costruzione coreografica, che insieme trasmettono con forza un messaggio di resistenza attraverso il corpo e la voce».

Durante la serata sono state mostrare le quattro opere finaliste del concorso e si è omaggiato Ermanno Olmi con la proiezione del film I fidanzati (1963) – copia proveniente dalla Cineteca Nazionale CSC, su gentile concessione della Titanus -.

Così l’Assessore alla cultura del Comune di Bergamo Sergio Gandi: «ll Premio Ermanno Olmi è una eredità meritevole di particolare apprezzamento, che l’attuale Amministrazione Comunale riceve con convinzione, perché coniuga cinema e nuove generazioni, ricordando il celebre cineasta italiano con un appuntamento annuale. Dedicare spazio e risorse per dare un riconoscimento alla creatività di registi e registe under 30 è la via migliore per rendere la produzione culturale sempre viva, aggiornata sui temi del contemporaneo, attraente per i giovani. Una produzione utile anche al pubblico più maturo, che attraverso la lente dei cortometraggi può guardare alle nuove generazioni con curiosità, e con una disposizione sempre più attenta e accogliente. Moltissime le adesioni da tutto il mondo, a confermare come questo Premio sia diventato un punto di riferimento per la produzione cinematografica odierna».

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