La serata finale della quarta edizione del Premio Ermanno Olmi, destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi, si svolgerà il 6 dicembre in Auditorium di Piazza Libertà a Bergamo. Durante al serata saranno proiettate le 4 opere finaliste del concorso e la giuria, composta da Filippo Ticozzi (regista), Diana Cardani (responsabile sezioni cinema d’animazione e Kino Club Bergamo Film Meeting), Donatella Palermo (produttrice cinematografica), Andrea Zambelli (regista, sceneggiatore e direttore della fotografia) e Erika Ponti (produttrice cinematografica) assegnerà il Premio Ermanno Olmi e la menzione speciale all’opera più significativa inerente “La religione delle piccole cose”, motivo che permea il lavoro del regista bergamasco e le sue testimonianze di una ricerca spirituale che poco ha a che fare con i dogmi, mentre si realizza nelle relazioni umane, nel rapporto con la natura e nella capacità di cogliere la poesia del quotidiano.
Durante la serata, che avrà inizio alle ore 20.30 e sarà ad ingresso gratuito, si proietteranno le quattro opere finaliste del concorso e alle ore 22.00 si omaggerà Ermanno Olmi con La cotta (Italia, 1967), episodio scritto e diretto dal regista per il programma televisivo “Racconti di giovani amori”, girato in un suggestivo bianco e nero e ambientato nella Milano del miracolo economico italiano.
Il programma della serata:
ore 20.30 — premiazione e proiezione delle opere vincitrici, alla presenza dei registi e della giuria.
ore 22 — proiezione del film La cotta di Ermanno Olmi
L’ingresso alla serata è gratuito. Prenotazione a info@premioolmi.it
La cotta
di Ermanno Olmi (Italia 1967, 47′)
Mediometraggio, interpretato da due attori non professionisti, Luciano Piergiovanni e Giovanna Claudia Mongino, racconta le prime esperienze amorose di Andrea, quindicenne intelligente ma non troppo impegnato negli studi, alle prese con una cotta per Janine. Il giovane si illude che il suo sia il vero ed eterno amore ma, al primo contrattempo, è già pronto a innamorarsi di un’altra ragazza, questa volta però molto più matura di lui. Costei, onestamente, cerca di fargli capire che il vero amore non lo si riconosce in una cotta, ma lo si deve costruire lentamente, soffrendo. Andrea non l’ascolta, convinto di essersi innamorato definitivamente.