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«La terza edizione del Premio Ermanno Olmi testimonia il ruolo significativo della cultura nella ripresa, in un momento in cui è necessario affrontare tematiche non più rimandabili come la centralità dei giovani: questa è l’occasione per offrire loro un palcoscenico sul quale mettere in mostra la propria creatività, dopo il terribile periodo di lockdown che ha inevitabilmente stroncato tutte le occasioni di visibilità. Una menzione speciale è destinata ai cortometraggi capaci di raccontare il rapporto tra Uomo e Natura e le interazioni dell’uomo sul paesaggio e sull’ambiente, tematiche care al Maestro Olmi. Coerentemente il premio ha il riconoscimento GreenFest dato agli eventi culturali che rispettano i criteri minimi ambientali stabiliti dall’Unione Europea. Infine il Premio porta a Bergamo una visione dalle tante parti del mondo da cui provengono i numerosi partecipanti ed è quindi un’iniziativa di respiro internazionale».

— Nadia Ghisalberti, Assessore alla cultura del Comune di Bergamo

Sarà composta da Emanuela Martini (critico cinematografico), Annamaria Materazzini (segreteria organizzativa di Bergamo Film Meeting), Cecilia Valmarana (responsabile RaiMovie), Giuseppe Previtali (docente di cinema presso l’Università degli Studi di Bergamo) e Sara Luraschi (regista) la giuria della terza edizione del Premio Ermanno Olmi, destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi.

La proclamazione dei vincitori è prevista per giovedì 2 dicembre 2021 presso l’Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo, o in altro luogo ritenuto idoneo. Nel caso in cui alla data indicata ci fossero ancora in atto misure di contenimento dovute all’emergenza sanitaria Covid-19, la cerimonia di premiazione e la proiezione dei film finalisti saranno trasmesse on line, su piattaforma streaming dedicata


I GIURATI

Emanuela Martini, nata a Forlì, si è laureata in Scienze Politiche all’Università di Bologna. È stata condirettore e curatore delle retrospettive del festival internazionale Bergamo Film Meeting (1987-2007), membro della commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia (1999-2001) e direttore del Torino Film Festival (2014-2019). Dal 1977 ad oggi è membro del comitato di redazione della rivista mensile Cineforum, di cui dal 2021 è anche direttore responsabile. Ha collaborato con numerose riviste, tra le quali Cinema e Cinema, Vivilcinema, Lo Straniero, Bianco e Nero, Giudizio Universale, Drammaturgia, Cinecritica; è stata conduttrice della rubrica radiofonica Hollywood Party (Rai Radio 3) e collabora con la trasmissione radiofonica Wikiradio. È inoltre autrice di numerose monografie e ha collaborato a diversi volumi collettivi sulla storia del Cinema e i suoi protagonisti.

Cecilia Valmarana, nata a Roma nel 1960 e laureata all’Università La Sapienza di Roma, è attualmente responsabile di Rai Movie, il canale tutto di cinema del servizio pubblico. In Rai dal 1985 si è occupata in passato di programmazione cinema per RaiUno, di acquisto film e fiction e per molti anni è stata a capo della produzione di Rai Cinema. Tra i film prodotti per Rai Cinema: Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni, L’ora di religione di Marco Bellocchio, Torneranno i Prati di Ermanno Olmi, Habemus papam di Nanni Moretti, Corpo celeste di Alice Rohrwacher, Gomorra di Matteo Garrone. È membro dell’EFA – European Film Award, ed è nel consiglio di amministrazione della Veneto Film Commission e di ACE Producers.

Giuseppe Previtali, classe 1991, è assegnista di ricerca in Cinema, fotografia e televisione presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bergamo e professore a contratto di Storia del cinema presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dello stesso Ateneo. I suoi principali interessi di ricerca riguardano le forme estreme della cultura visiva contemporanea e il problema dell’educazione visuale. Ha pubblicato estesamente su questi temi; in particolare, è autore delle monografie Pikadon. Sopravvivenze di Hiroshima nella cultura visuale giapponese (2017) e L’ultimo tabù. Filmare le morte fra spettacolarizzazione e politica dello sguardo (2020).

Sara Luraschi é nata a Bergamo nel 1979 e si è laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università degli studi di Milano nel 2006. Si è formata tecnicamente come regista, operatrice e montatrice video attraverso corsi professionali e workshop nazionali ed internazionali. Lavora come videomaker dal 2007 ed ha realizzato diversi documentari sui temi delle migrazioni, delle donne, della memoria e della tutela del territorio, collaborando con realtà del mondo del sociale, della cultura e dell’arte contemporanea. Tra i suoi lavori: Le funambole, donne in equilibrio tra legalità e illegalità (2005); There’s Always a Better Place (2011); Zingonia – Il miraggio (2011); The Second Closet (2015); Vagli a spiegare che è primavera (2021).

Annamaria Materazzini nasce a Bergamo nel 1981. Dopo la triennale in Arti Visive all’Università di Bergamo nel 2004, nel 2006 consegue la laurea specialistica in Cinema, Televisione e Multimedia all’Università di Bologna. Ha lavorato come archivista del patrimonio fotografico della Cineteca di Bologna e del Museo Bernareggi di Bergamo; è stata inoltre responsabile dell’archivio video di INVIDEO Milano e del Milano Film Network. Fino al 2017 è stata tra gli organizzatori di INVIDEO – Mostra internazionale di video e cinema oltre. Dalla fine del 2017 lavora per Bergamo Film Meeting come assistente alla segreteria e coordinatrice delle iniziative culturali extra festival. Dal 2019 è entrata nel comitato di selezione della sezione Visti da Vicino e dal 2020 è coordinatrice generale.

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