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È stata nominata la giuria del Premio Ermanno Olmi 2024, destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi.
Sarà composta da Chiara Cremaschi (sceneggiatrice e regista), Rossana Galimi (dottoranda di ricerca), Massimo Lastrucci (critico cinematografico e giornalista), Elisabetta Olmi (produttrice) e Stefano P. Testa (regista).

La proclamazione dei vincitori è prevista per martedì 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco a Bergamo.


I GIURATI

Chiara Cremaschi (Bergamo, 1968)
È laureata in Filmologia e si è formata in regia documentaria agli Ateliers Varan. Più volte Finalista al Premio Solinas, tre volte ha ottenuto la Menzione Speciale. Nel 1998 ha vinto il Premio per la Migliore Sceneggiatura di Rai International. I suoi film sono stati selezionati in festival in tutto il mondo, ricevendo menzioni e premi. È formatrice in scuole di cinema e conduce laboratori nei contesti più diversi, soprattutto quelli in cui il cinema

Rossana Galimi (Udine, 1997)
È dottoranda di ricerca in cotutela in Filosofia e Scienze Umane presso l’Università degli Studi di Milano, e in Film e Television Studies presso la University of Warwick (UK). I suoi principali interessi di ricerca riguardano la costruzione dell’identità femminile nel cinema di genere e nei media contemporanei. È membro della redazione della rivista scientifica Cinéma & Cie e occasionalmente collabora con Cineforum web.

Massimo Lastrucci (Milano, 1955)
Dopo la maturità scientifica, un diploma di organizzazione e critica teatrale alla scuola del Piccolo Teatro, studi di filosofia e una formativa esperienza radiofonica in una radio libera, ha cominciato a scrivere recensioni per il Manifesto. Diventato giornalista professionista è entrato nella redazione di Ciak nel maggio 1985. Ha scritto inoltre su altre riviste e varie pubblicazioni, anche librarie, in particolare sul western e su Roman Polanski. Dal 2022 collabora stabilmente con Cineforum.

Elisabetta Olmi (Milano, 1965)
Si specializza nella produzione cinematografica in qualità di organizzatore e produttore esecutivo collaborando con importanti registi. Con l’ingresso nella scuola Ipotesi Cinema produce lungometraggi di fiction tra cui i film del padre Ermanno Olmi Centochiodi (2007), Il Villaggio di cartone (2011) e Torneranno i prati (2014), per il quale riceve il Ciak d’oro e il Premio Franco Cristaldi al Bari International Film Festival come miglior produttore. Ha ricevuto candidature e premi al David di Donatello e al Nastro d’argento.

Stefano P. Testa (Bergamo, 1988)
È regista, montatore e tecnico di post produzione cinematografica. Collabora con Lab 80 film nella produzione di film documentari e con Bergamo Film Meeting nell’ambito della comunicazione audiovisiva. I suoi film sono accomunati dall’esplorazione delle dinamiche famigliari, rappresentate mediante l’utilizzo di filmati amatoriali, d’archivio o found footage. Oltre a due lungometraggi, ha diretto Caro Mostro (16’, 2023) e De Occulta Imagine (16’, 2024), presentati in oltre trenta festival internazionali, ricevendo numerosi riconoscimenti.

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